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POP UP! – Azioni culturali negli spazi comuni delle case popolari

POP UP!
AZIONI CULTURALI NEGLI SPAZI COMUNI DELLE CASE POPOLARI

Il bando Welfare della Fondazione Manodori sostiene il progetto di Arci Pickwick rivolto agli abitanti di sette quartieri di edilizia residenziale pubblica

Un progetto di welfare culturale per dare un nuovo significato agli spazi comuni delle case popolari. Si chiama “Pop Up!” la rassegna diffusa, promossa da Circolo Arci Pickwick con il sostegno della Fondazione Manodori attraverso il Bando Welfare e la collaborazione di Acer Reggio Emilia e dell’Assessorato alla Casa del Comune di Reggio Emilia, che in questi mesi coinvolge gli abitanti di alcuni contesti fragili nella riattivazione e trasformazione di spazi inutilizzati o sottoutilizzati nei quartieri popolari della città. L’obiettivo è offrire nuove opportunità alle fasce di popolazione che difficilmente vengono raggiunte dalle proposte tradizionali, promuovere la partecipazione culturale e costruire nuove narrative territoriali.

“Pop Up!” propone spettacoli, laboratori e momenti ludici, completamente gratuiti e rivolti a un’utenza di tutte le età, ideati e realizzati da alcune tra le più vivaci realtà culturali del territorio: Arci Reggio Emilia, Associazione 5T, Circolo Arci Picnic, Compagnia Circolabile, Dinamica, Galline Volanti, Natiscalzi DT, Teatro dell’Orsa. Gli spazi interessati dalle attività sono luoghi non convenzionali come le sale condominiali, i portici, gli androni e i pianerottoli delle case popolari di Santa Croce, rione Don Borghi, ex Villaggio Catellani, via Fogliani, via Paradisi, viale Magenta, via Compagnoni, che grazie all’arte e alla cultura si trasformano in atelier e palcoscenici pronti ad accogliere una programmazione ampia, inclusiva e sostenibile, con attività accessibili e adatte a tutte le persone. Inoltre, per fronteggiare un diffuso peggioramento degli stili di vita, che incide sul benessere soprattutto delle categorie più vulnerabili, il progetto “Pop Up!” propone l’attivazione di percorsi rivolti a famiglie, anziani e bambini in collaborazione con Luoghi di Prevenzione – LILT Reggio Emilia, per promuovere comportamenti salutari, con particolare riferimento al benessere psicofisico, all’alimentazione sana e all’attività motoria.

«“Pop Up!” – racconta Daniele Catellani, presidente di Arci Reggio Emilia – nasce con l’intento di rendere le comunità locali più attive e partecipi, ricucire i legami, promuovere protagonismo e relazioni di quartiere, favorire il confronto interculturale e intergenerazionale, migliorare la qualità dell’abitare e prevenire le conflittualità. Una proposta di welfare culturale a base di musica, teatro, circo, performance, film, narrazioni, laboratori ad alto tasso di creatività e divertimento, che vogliono contribuire a contrastare l’isolamento, le discriminazioni e la solitudine».

«Il Bando Welfare promosso dalla Fondazione Manodori – afferma il presidente Leonello Guidetti – vuole essere un incentivo e una risorsa per contribuire a rinsaldare i legami sociali nella nostra comunità. Abbiamo raccolto e risposto a un bisogno condiviso di inclusione e interazione sociale, in particolare per le persone sole o fragili. Nodi cruciali, in questo senso, si sono rivelati i quartieri, gli spazi comuni, e il coinvolgimento di coloro che li abitano attraverso l’arte e la cultura, potenti leve per la coesione sociale».

In questi mesi sono già stati realizzati alcuni interventi nei quartieri. A giugno la nuova sala condominiale di via Compagnoni si è trasformata nella “Ciclofficina degli animali fantastici”, un laboratorio con l’artista Giuseppe Vitale per decorare la propria bicicletta con teste e code di animali, che si è concluso con un coloratissimo corteo nel quartiere. Un percorso creativo partecipato promosso da Circolo Arci Picnic e Associazione 5T in collaborazione con Segni New Generations Festival. Tra settembre e ottobre, con un’azione di “urbanismo sostenibile” la piazzetta del rione Don Borghi è diventata un’immensa tavolozza a cielo aperto dove le bambine e i bambini del quartiere – dopo un percorso di ascolto dal titolo “Il quartiere che vorrei” – hanno dato forma ai propri desideri prima con fogli, colori e gessi colorati, e poi con un intervento di street art sulla pavimentazione urbana che ha tracciato nuove aree per il gioco e la creatività. Nel mese di dicembre le case di edilizia residenziale pubblica di via Fogliani e di via Cassala hanno accolto il “Circo porta a porta” di Compagnia Circolabile, microspettacoli di teatro di figura e circo che arrivano direttamente “in casa”, realizzati sulle scale e sui pianerottoli o negli androni dei condomini, con l’ausilio di “teatrini” in grado di creare uno spazio extra-quotidiano e innescare momenti di incontro di vicinato. Insieme alla Biblioteca Santa Croce è stata anche realizzata un’attività laboratoriale di costruzione di teatrini con materiale di recupero. I prossimi appuntamenti saranno a gennaio sulle scale condominiali del rione Don Borghi.

«In continuità con Estate popolare – spiega Marco Corradi, presidente di Acer Reggio Emilia – “Pop Up!” si propone di ripensare gli spazi comuni delle case di edilizia residenziale pubblica, a partire dalle sale condominiali, che da luoghi per assemblee diventano spazi di incontro, cultura e creatività. Inauguriamo questo progetto con due nuove sale comuni: lo Spazio Magenta nella via omonima e la Sala Ambra di via Compagnoni. Obiettivo dell’azione sociale di Acer è rafforzare il senso di comunità e appartenenza, favorire relazioni positive tra persone e creare nuovi modelli dell’abitare, promuovendo lo sviluppo di progetti e attività di carattere educativo e formativo nei contesti residenziali.

«Negli ultimi anni il disagio abitativo si è acuito – commenta l’assessore alla Casa, Lanfranco de Franco – estendendosi a fasce sempre più ampie di popolazione. Un aspetto critico che sta assumendo proporzioni sempre più ampie è quello relativo all’isolamento della popolazione anziana, ma cresce anche l’allarme per il malessere emotivo e psicologico espresso da bambini e ragazzi. Al contempo le famiglie mostrano preoccupazione e difficoltà rispetto alla possibilità di svolgere, in tempi e modi idonei, il proprio compito educativo e di cura. Obiettivo di “Pop Up!” è quello di aumentare e diversificare le opportunità di socialità, creando occasioni di confronto tra culture e generazioni, con particolare riferimento alle fasce fragili della popolazione».

“Pop Up!” proseguirà nei prossimi mesi all’ex Villaggio Catellani con l’“Officina delle nuvole”, percorso di co-costruzione di uno spazio libero di lettura e di gioco a cura di Galline volanti, Dinamica e Officina clandestina. Una piccola biblioteca popolare dove ragazzi e adolescenti potranno sperimentare forme di esplorazione inconsuete attraverso generi e libri a loro congeniali come graphic novel e fumetti. Inoltre i ragazzi parteciperanno a un laboratorio creativo per costruire un “baule” di giochi in legno riciclato (giochi da tavolo, rompicapo, giochi tradizionali ma anche di movimento da utilizzare all’esterno). Sempre agli adolescenti si rivolge “Divino Urbano Refresh”, un progetto diffuso di engagement culturale a cura di Natiscalzi DT rivolto alle fasce considerate a rischio esclusione sociale. Un progetto per rispondere a bisogni formativi, di competenze culturali e di opportunità professionalizzanti attraverso i linguaggi della cultura e dell’arte urbana, e percorsi di formazione nell’ambito dell’organizzazione di eventi e servizi tecnici per lo spettacolo.

Arci Reggio Emilia tra viale Magenta e via Compagnoni propone Pop corn, un laboratorio dedicato alla storia del cinema rivolto in primo luogo a un pubblico “over”, con un focus sul periodo tra gli anni ’40 e ’60 del Novecento. Un esercizio di memoria per chi ha vissuto in prima persona questo momento, ma al contempo anche un’interessante retrospettiva per le generazioni successive, soprattutto i più giovani che vivono un cinema già fortemente modificato dall’avvento dello streaming.  Sempre per un pubblico adulto, il Teatro dell’Orsa porterà gli abitanti di viale Magenta a “Eufemia, la città (in)visibile” con laboratori per adulti di teatro e costruzione di maschere a cura dello scenografo Franco Tanzi, ispirati alle “Città invisibili” di Italo Calvino come luogo di immaginazione possibile. Attività in cui valorizzare l’ascolto, la narrazione di memorie, lo sguardo e la relazione, accanto ad atelier di costruzione artistica e scenografica manuale.

Nell’ultimo anno le associazioni culturali coinvolte nella progettazione di “Pop Up!” hanno anche partecipato a Supercultura, un percorso di progettazione con impatto sociale e civico promosso dal Comune di Reggio Emilia insieme al Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro in collaborazione con la Fondazione Palazzo Magnani. Un’esperienza che ha consentito il formarsi di una comunità di pratica e di irrobustire le competenze e attitudini verso la progettazione culturale con impatto sociale, con la convinzione che il welfare culturale sia una leva importante per l’inclusione e il raggiungimento di obiettivi di abilitazione, integrazione, assistenza e capacitazione delle fasce deboli della popolazione.